Il blog dello studio dentistico Rapani

L'ipertrofia e l'iperplasia delle gengive sono entrambi processi a carattere fisiologico, che portano all'aumento della massa gengivale, con lo sviluppo di sensazioni fastidiose e dolorose. Scopriamo insieme nel dettaglio di cosa si tratta, come trattarne i sintomi, e quali soluzioni vengono adottate per risolvere questi problemi.

L'iperplasia gengivale è un fenomeno che prevede la crescita del tessuto delle gengive, o meglio della quantità delle cellule gengivali. Ne consegue un aumento delle dimensioni che spesso provoca fastidio al paziente e richiede trattamenti aggiuntivi. In alcuni casi è possibile il manifestarsi della gengivite (la cui intensità potrebbe variare a seconda di molti fattori), o del sanguinamento.

Spesso i pazienti percepiscono un dolore la cui intensità varia dalla tipica acutezza dei disturbi pericolosi, a un dolore d'intensità più lieve, ma continua. Oltre al dolore, l'iperplasia causa anche il costante fastidio durante attività come la masticazione, impedendo di svolgere in modo corretto l'igiene orale. Questo porta a delle pericolose conseguenze

Per ipertrofia gengivale s'intende un fenomeno presente nel campo odontoiatrico, che ha a che fare con la crescita della massa gengivale, o più dettagliatamente della massa delle cellule presenti nel tessuto gengivale.

In seguito ad alcuni processi, le cellule del tessuto gengivale iniziano rapidamente a crescere di dimensioni, fino a determinare sia un aumento della massa, che un aumento del volume. La crescita delle cellule è spesso provocata da varie sostanze presenti nella loro zona, che le cellule assorbono crescendo di dimensione.

Il meccanismo dell'ipertrofia viene spesso utilizzato dagli sportivi per accrescere la propria massa muscolare in palestra. In seguito allo sviluppo delle cellule gengivali, il paziente percepirà molto fastidio, e anche in questo caso avrà delle enormi difficoltà nello svolgere le proprie attività quotidiane. L'ipertrofia e l'iperplasia sono entrambi dei meccanismi adattivi.

Differenze tra ipertrofia e iperplasia

Nonostante gli effetti sembrino spesso gli stessi, quel che cambia è il meccanismo dell'aumento della massa gengivale. Nel caso dell'iperplasia gengivale, le cellule crescono rapidamente di numero. In tal modo si ha un rapido aumento del tessuto gengivale, che si espande fino a toccare, e talvolta anche coprire, i denti.

Questo comporta dolore, inadeguatezza, senso di fastidio. Il paziente sarà portato a peggiorare la situazione toccandosi le gengive, oppure trascurando il problema senza rivolgersi al proprio odontoiatra di fiducia. Tale cambiamento, proprio come l'ipertrofia, è detto cambio di adattamento. Sfruttando questo meccanismo le cellule del tessuto gengivale tendono ad allinearsi alle nuove condizioni.

Nel caso dell'ipertrofia gengivale, invece, le cellule del tessuto non aumentano di numero, ma assorbono sostanze fino a crescere di dimensione. Il tessuto, quindi, cresce a vista d'occhio e anche in questo caso i sintomi e i fastidi sono molto simili. In più, occorre considerare che l'iperplasia ha a che fare con le cellule dette labili, ovvero quelle che sono in grado di dividersi, e quindi moltiplicarsi.

L'ipertrofia, invece, è quel meccanismo che vede le cellule aumentare di misura per adattarsi alla nuova condizione e che interessa le cellule dette perenni. I due meccanismi, nonostante sembrino avere degli effetti e delle cause comuni, potrebbero interessare differenti tipologie di cellule.

Infine, esistono le cellule dette stabili, che potrebbero aumentare sia di numero che di dimensioni a seconda delle esigenze.

Cause principali

Sia l'iperplasia che l'ipertrofia sono entrambi dei meccanismi di adattamento. Influendo su un tessuto, questi processi tendono a cambiarne le dimensioni. Le cause principali di entrambi i disturbi sembrano risiedere nell'utilizzo di alcuni farmaci che, interagendo con le cellule del tessuto gengivale, contribuiscono a cambiarne lo status quo.

In primis, viene rapidamente alterato il metabolismo della zona interessata. I fibroblasti gengivali subiscono un rapido cambiamento, indotto da alcuni tipi di farmaci. Tutt'oggi sono in corso diversi studi sulla frequenza dell'iperplasia gengivale dopo l'utilizzo di alcune tipologie di farmaci.

Le ricerche scientifiche in tal campo si basano su fattori come la quantità di farmaco da apportare, la concentrazione plasmatica, la durata del trattamento e lo stato di salute generale del paziente. In alcuni casi gli studi hanno evidenziato come vi possano essere dei fattori aggravanti che si manifestano in modo completamente differente da un paziente a un altro. Come è stato ampiamente dimostrato, i farmaci che potrebbero influire sulla salute gengivale variano dagli antiepilettici (che contengono sostanze come l'acido valproico, vigabatrin, fenobarbitale e la fentoina), ai calcio-antagonisti (che contengono la nifedipina), passando per gli immunosoppressori (di cui si evidenzia in particolar modo la ciclosporina) e terminando con l'acido tranexamico.

La lista di possibili farmaci che potrebbero causare ipertrofia gengivale da farmaci è molto simile. Vi sono gli antiepilettici, gli immunosoppressori e le sostanze calcio-antagoniste. Si potrebbe pensare che la soluzione migliore per eliminare il problema sia la sospensione completa del trattamento con la molecola che causa il disturbo. Tuttavia, non è sempre così.

Oltre ai farmaci, la causa dell'ipertrofia o dell'iperplasia potrebbe risedere nella scarsa igiene dentale. Entrambi i disturbi possono manifestarsi a qualsiasi età, ma la frequenza è superiore nei pazienti che hanno più di 50 anni. L'insorgenza del disturbo potrebbe variare da qualche settimana fino ad alcuni mesi dall'inizio delle terapie farmacologiche.

Sintomi da evidenziare

In entrambi i casi la gengiva subisce un rapido aumento di dimensioni. Il tessuto gengivale viene ingrossato, si presentano le insorgenze interdentali, è possibile che la crescita avvenga verso l'alto e copra la superficie basilare, sia interna, che esterna, dei denti.

In entrambi i casi si presenta il dolore, il cui tipo e intensità potrebbero variare, l'arrossamento del tessuto gengivale, il sanguinamento e altro. Oltre a poter avere difficoltà a svolgere una normale cura dei denti, potrebbe essere difficile masticare e si percepirebbe un costante senso di fastidio dovuto alla presenza della massa anomala in bocca.

La mancanza d'igiene conseguente all'impossibilità di mantenere un'adeguata cura dei denti porta all'aumento della concentrazione batterica. Questo, a sua volta, potrebbe causare la periodontite.

Le cellule possono crescere di numero o di dimensione, ma è anche possibile che si sviluppi il tessuto extracellulare causando così un ulteriore ingrandimento della massa gengivale. Come è già stato accennato precedentemente, è possibile anche lo sviluppo dell'infiammazione gengivale con tutti gli ulteriori sintomi che ne derivano.

Cura dell'ipertrofia e dell'iperplasia

Innanzitutto, occorre specificare che alcuni piccoli accorgimenti quotidiani possono aiutare a ridurre drasticamente il rischio di sviluppare questi disturbi. Bisogna ricordarsi di lavare i denti almeno 2 volte al giorno, utilizzare il filo interdentale per rimuovere possibili residui di farmaci pericolosi e utilizzare i collutori antiplacca per spazzare via i resti batterici.

Qualora i disturbi abbiano un'intensità lieve, tali interventi potrebbero bastare per curare l'ipertrofia o l'iperplasia. Nelle forme più gravi potrebbero essere richiesti interventi chirurgici sulla gengiva o sul dente. Oltretutto, il medico potrebbe prendere in considerazione l'idea di utilizzare la tecnologia laser per ridurre la massa gengivale.

Infine, tra le cure più adottate spicca anche il totale stop ai trattamenti farmacologici con una specifica molecola. In questo caso si continuano i trattamenti utilizzando una sostanza chimica diversa. Alcune volte ai pazienti viene prescritta l'assunzione di antidolorifici. 

Conclusioni

L'ipertrofia e l'iperplasia sono disturbi che potrebbero causare molto dolore e possono evolversi in malattie più pericolose. Per questo è meglio sempre mantenere un alto standard qualitativo dell'igiene dentale, utilizzando tutti gli strumenti a propria disposizione.

Un'adeguata prevenzione potrebbe aiutare in futuro. E qualora i sintomi dei disturbi in questione si manifestassero, bisognerebbe subito rivolgersi a un dentista per valutare insieme le modalità d'intervento.