Quali farmaci possono interferire con la terapia odontoiatrica?
Ci sono alcuni farmaci che possono interferire in modo anche grave con la terapia odontoiatrica, in particolare i farmaci antidepressivi, gli anticoagulanti e i farmaci per la cura della osteoporosi.
Per questo andrebbero assolutamente segnalati, prima di qualsiasi manovra diagnostica, così come le allergie pregresse.
Anche l'allergia ad un farmaco o ad altre sostanze, compresa l’anestesia locale, potrebbe portare, anche se in casi rarissimi, alla perdita di vita.
Per questo motivo sono presenti in studio farmaci e attrezzatura per la rianimazione cardiopolmonare, incluso un defibrillatore semiautomatico in modo da permettere le prime manovre di rianimazione in caso di emergenza.
Tutto il personale è abilitato alla manovre di Basic Life Support e all’uso del defibrillatore.
Il paziente è tenuto a comunicare al dentista i suoi eventuali problemi e l'assunzione di particolari farmaci, quali:
- alendronati;
- bifosfonati;
- anticoagulanti ed altri;
- droghe (cocaina);
- presenza di aritmie;
- pregresso infarto;
- recente ictus;
- epatopatia importante (grave insufficienza epatica);
- angina instabile o recente;
- forme di ipertensione;
- ipertiroidismo grave (tireotossicosi).
Così come le patologie cardiache vanno sempre comunicate durante la prima visita o prima di qualsiasi intervento.
Un anestesista è sempre disponibile (a richiesta del paziente) per interventi su pazienti a rischio e/o in sedazione. I farmaci che verranno prescritti andranno sottoposti all'attenzione del medico curante, che potrà confermare l’uso nel caso specifico o proporre una alternativa ad esso.