Il blog dello studio dentistico Rapani

Sono molti i pazienti che, prima di installare una protesi dentaria, ci chiedono quanto dura la protesi. Non possiamo non rispondere che dipende moltissimo dai denti che sono sotto la protesi perché se ad esempio realizziamo un ponte su denti sani la durata delle protesi potrà essere di decenni.

Se invece sotto la protesi ci sono denti devitalizzati e ricostruiti, la possibilità di durata si abbassa di molto.

Quando i denti sono molto danneggiati, o addirittura distrutti, in questi casi è consigliabile ricoprirli di una foglia d’oro (corona telescopica) di protezione, oppure non utilizzarli e ricorrere ad una strategia estrattiva.

In questo modo si andrà ad eliminare il dente fragile che fornisce poco sostegno alla protesti facendo in modo che la durata aumenti notevolmente. Ovviamente questa è una scelta da valutare durante la prima visita dentistica gratuita anche insieme al paziente.

Domande frequenti sulle protesi dentarie

Qual è la percentuale di insuccesso sui denti incapsulati con perni di rinforzo?

Questi sono denti che presentano già grossi danni, ad oggi, anche se le tecniche moderne sono riuscite a migliorare le vecchie percentuali di insuccesso, che nel 1980 venivano stimate intorno all'8%, esiste una forte possibilità che i pilastri ricostruiti a medio o lungo termine possano avere una certa percentuale di insuccesso.

Qual è la percentuale di successo di una protesi fissa?

La percentuale di successo di una protesi fissa è 96% a 5 anni, del 88% a dieci anni, dell’85% fino al 89% a 15 anni.

Quali sono le complicanze in una protesi fissa?

Il 18% delle complicanze è rappresentato da carie dei denti sotto la protesi, l’11% da fallimento della terapia endodontica (devitalizzazione) e il 7% da decementazione della protesi. La causa più frequente a breve termine è la frattura del dente, a distanza di 5 anni il fallimento prevalente verrà determinato da carie o da decementazione.

A 10 anni abbiamo protesi che sono ancora in bocca ma che hanno carie o malattia parodontale nel 2,6% rischio di decementazione nel 6,4% rischio di frattura del moncone nel 2,1%, rischio di frattura della protesi nel 3,2%.

Come si possono ridurre le percentuali di insuccesso della protesi?

Se i denti sotto la protesi sono già molto compromessi in partenza o l’igiene non è perfetta il rischio di perdere la protesi sarà maggiore. Una eccellente igiene orale con controllo del dentista ogni tre/sei mesi, radiografie endorali all’occorrenza e una protesi realizzata con l’ausilio di strumenti ingrandenti e di precisione, possono ridurre ma non far scomparire le complicanze protesiche.

Quali sono i fattori che aumentano gli insuccessi di una protesi?

Disturbi comportamentali (anoressia, bulimia), rigurgito acido da ernia iatale, assunzione di droghe (cocaina-della quale spesso il dentista si accorge), di farmaci antidepressivi, chemioterapici, radioterapia, dimagranti (diminuzione anche temporanea delle difese organiche), diabete, epatite, AIDS e fumo sono fattori predisponenti a fallimenti in percentuale maggiori.

Localmente i fattori predisponenti al fallimento sono: sanguinamento delle gengive, radici dentali scoperte, denti corti, scarsa secrezione salivare, saliva particolarmente acida, elevato numero di denti persi, elevato numero di carie, alcool fuori pasto, poco spazzolamento.

Il dentista cercherà di ridurre tali percentuali di insuccesso attraverso: l'igiene orale, insegnamento di spazzolamento domiciliare, preparazione del dente con strumenti ingrandenti, controllo della precisione delle strutture, controllo a distanza.