Il blog dello studio dentistico Rapani

Il riflesso o l'abitudine a digrignare i denti è detta bruxismo. Si tratta di un'attività più o meno intensa della muscolatura masticatoria che si manifesta soprattutto durante il sonno.

Oggi si calcola che circa un quinto della popolazione ne soffra e in alcuni casi, stringere i denti, può creare problemi ai denti, causare mal di testa, dolori alla mascella o alla nuca.

Non tutti coloro che digrignano i denti si accorgono di farlo. Molti non si limitano a serrare i denti di notte ma lo fanno anche di giorno per esempio quando sono tese e si devono concentrare (in questo caso si parla di bruxomania).

In caso di bruxismo intenso, sulla mandibola viene esercitata una pressione fino a 100 chili con conseguenze deleterie per i denti e non solo.

Le cause del bruxismo

La causa più frequente è lo stress, che viene scaricato con una contrazione della muscolatura masticatoria.

Durante il sonno (bruxismo notturno) tendiamo, infatti, ad elaborare lo stress “macinando” i nostri problemi quotidiani. In alcuni casi, anche gli antidepressivi o sostanze come l'alcol possono causare bruxismo.

Conseguenza del bruxismo è lo sfregamento delle superfici dei denti che comporta una progressiva usura di questi, a volte addirittura delle fratture.

In caso di bruxismo intenso, i denti possono diventare particolarmente sensibili e mobili. Altri disturbi si manifestano inoltre nell'articolazione temporo-mandibolare e a livello della muscolatura masticatoria, con conseguenti dolori al volto e mal di testa.

Bruxismo, rimedi e terapia

La terapia consiste nell’applicare un cosiddetto “bite notturno” (ferula di Michigan), che non inibisce il bruxismo ma protegge i denti e previene i dolori, permettendo di rilassarne la muscolatura.

Molte persone non sanno di digrignare i denti, quindi se dovessi notare che il tuo partner (o tuo figlio) soffre di bruxismo, avvisalo ed invitalo a fare un controllo dal dentista in modo che possa correre ai ripari prima che insorgano danni ai denti.